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ACIREALE. Cittadinanze onorarie agli stranieri

27/5/2013

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La sezione acese del movimento politico "Forza Nuova" intende esprimersi circa la decisione presa dall'amministrazione comunale acese di concedere la cittadinanza onoraria ai figli  di stranieri nati in Italia e residenti sul territorio comunale. 
"Forza Nuova dissente da questa decisione e, oltre a ribadire l'importanza del principio dello Ius Sanguinis, peraltro già espresso ampiamente a livello nazionale dal movimento stesso, non può fare a meno di notare come l'azione politica comunale si sia ridotta ad una vera e propria "moda", consistente nel copiare le altrui iniziative, anche negative, per poi riportarle sul territorio comunale; così come si segue la moda dell'abbigliamento o della tecnologia, oggi il Comune di Acireale segue la moda tutta italiana (un vero e proprio made in Italy) delle concessioni onorarie di cittadinanze ai figli degli stranieri.

Da un amministrazione comunale ci aspetteremmo, invece, che ci si concentri esclusivamente sui problemi locali del territorio e sulle relative decisioni per risolverli. Invece delle azioni di omologazione e di propaganda del falso buonismo, sarebbero più auspicabili una maggiore discussione e dibattito politico, nonché una maggiore partecipazione della cittadinanza alle decisioni amministrative per delineare meglio quali siano le prospettive future della città di Acireale.

Quando ciò non avviene e si passa al plagio acritico delle scelte altrui, ci dispiace molto allora notare come sia sufficiente leggere la prima pagina di cronaca di oggi per sapere cosa farà il comune domani", conclude Forza Nuova Acireale.

Forza Nuova Acireale
Via S. Giuseppe 5, acireale (CT)
forzanuova.acireale@live.it



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ONORE A DOMINIQUE VENNER, TESTIMONE D’EUROPA

22/5/2013

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“Ci vorrà certamente un gesto nuovo, spettacolare e simbolico per scuotere la sonnolenza, scrollare le coscienze anestetizzate e risvegliare la memoria delle nostre origini. [...]  I manifestanti del 26 maggio hanno ragione di gridare la loro collera. Una legge infame che, una volta votata può sempre essere abrogata. [...] Non basterà organizzare delle gentili manifestazioni di strada per impedirle (le nozze gay, ndr). Bisognerà invece procedere a una vera riforma intellettuale morale”.
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L’Europa che non c’è più piange la scomparsa del suo maggior profeta vivente.
Quell’Europa a cui Dominique Venner aveva votato la sua esistenza; prima come combattente in Algeria, poi come militante dell’Oas. Francia colonialista = Europa? L’equazione potrà non piacere alle anime belle terzomondiste, di qualunque colore, ma l’Europa è stata anche quella e i difensori dell’Algerie Française – dove musulmani e cristiani convissero per decenni in pace, prima che la Francia fosse tradita dai suoi stessi figli che armarono la mano dei terroristi del Fln – e anche dell’Indocina francese pensavano non solo alla “grandeur” ma anche all’Europa di cui si sentivano gli ultimi soldati, l’ultima avanguardia.
E lo ricorda anche un bellissimo manifesto a ricordo della battaglia di Dien Bien Phu - con l’immagine d’un soldato francese, morto attaccato ad una croce – dove si leggeva “E’ morto per difendere la nostra libertà”.
Ricordava Dominique Venner che i confini si cominciano a difendere oltre i confini; l’avevano capito gli spagnoli, che conquistando Ceuta e Melilla prevennero le invasioni dal Marocco, e i difensori dell’Algerie Française; infatti, sloggiati gli europei dall’Africa, gli africani hanno cominciato ad invadere l’Europa e la Francia e l’Europa sono diventate dei suk.
Uscito dalla politica attiva Venner si è dato alla storia e i suoi editoriali su “Enquête sur l’histoire” prima e sulla “Nouvelle revue d’histoire”, poi, lasciavano in chi li leggeva dei segni indelebili.
Rimproverava all’Europa di aver perduto quello che lui chiamava “l’orizzonte di guerra” ossia la capacità e la volontà di essere pronta a battersi e di mostrare i denti – senza diventare guerrafondaia.
Rimproverava all’Europa la dottrina dei diritti dell’uomo che l’aveva rammollita ed effemminata e proprio un giorno prima di morire aveva definito “vili” le pratiche del matrimonio e dell’adozione omosessuali.
Ricordava come, ad imitazione delle grandi famiglie aristocratiche – quando l’aristocrazia s’imponeva dei doveri e moriva in battaglia alla testa dei soldati, in prima linea – anche le famiglie contadine organizzavano i matrimoni secondo convenienze ed usi al fine primario di non disperdere e atomizzare la terra che non apparteneva al singolo ma alla famiglia, al retaggio e che doveva rimanere intatta al passaggio delle generazioni – così come la ricchezza dell’antica nobiltà, quella vera e non quella debosciata ritratta dalle attuali riviste patinate, doveva rimanere intatta perché apparteneva al casato e ne garantiva la dignità e la libertà e non al singolo conte che per avventura l’aveva ereditata.
Nel 1995, a proposito dell’inaugurazione della Moschea di Roma, la più grande dell’occidente, che i milieux intellettuali, politici e religiosi avevano applaudito, scriveva “Non ho nulla contro l’Islam che è affare degl’islamici ma so per scienza certa che un popolo che non si getta alla gola di chi, a casa sua, viene a sfidare i suoi déi, è destinato a morte sicura – se non è già morto”.
Rivendicava il passato glorioso dell’Europa – greco e romano – e si sentiva sicuro che la sua millenaria storia ancora riposava nell’animo degli europei che prima o poi si sarebbero comunque risvegliati dal letargo che aveva avvolto le loro coscienze per riprendere in mano il proprio destino.
Per un cristiano è difficile accettare il suicidio – Dominique Venner chiaramente non lo era – ma anche il precristiano – eppur per certi versi cristianissimo – Socrate scelse la morte volontaria pur in presenza della possibilità di fuga; lo fece come testimone di verità.
Dominique Venner – a differenza di Socrate – non era stato condannato a morte; ma era stato condannato a morte il retaggio – culturale, spirituale e di sangue - della “sua” Europa – la “nostra” Europa – ch’egli difendeva dalla sua trincea; e con la peggiore delle morti: quella dell’abbandono, dell’indifferenza, dell’ignavia.
Contro il silenzio assordante imposto da questa codarda e meschina classe politica europea, lui, Dominique Venner, soldato d’Europa ha scelto di morire per testimoniare la verità, ossia il nostro retaggio. Che è una verità obbiettiva fatta di storia: di storie d’imperatori, di papi, di re, di generali, di artisti, di letterati, di scienziati ma anche di contadini, borghesi e uomini comuni che quelle storie, pur nel loro piccolo, come nell’esempio di prima, avevano fatto proprie; e che hanno forgiato quello che siamo e che, come ripeteva Venner, prima o poi riprenderà il sopravvento sulle nostre piccole miserie; ed il suo sacrificio è lì a testimoniarlo e a ricordarcelo.


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Grazie professor Auriti!

22/5/2013

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La proprietà popolare della moneta.... Noi, il primo movimento politico in Italia a denunciare questa grande truffa dei poteri bancari. 
Grazie immenso prof. Auriti per tutto quello che hai fatto per la nostra libertà da questi poteri forti.
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OMOFOBIA, FIORE: PRIORITÀ DEVE ESSERE DIFESA BAMBINI, MADRI E FAMIGLIE ITALIANE

19/5/2013

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"Matrimoni Gay, "omofobia" e Ius Soli sono la priorità del nuovo Governo in un periodo di crisi che tocca tutti gli aspetti della nostra soietà: dalla demografia, al lavoro, all' economia. Questo per Forza Nuova e per milioni di cittadini Italiani è inaccettabile. " dichiara Roberto Fiore, Segretario Nazionale di Forza Nuova in merito al dibattito politico di questi giorni: "Per di più stiamo assistendo a livello internazionale ad una virata tradizionalista con politiche a difesa della famiglia e della crescita demografica in molti paesi, tra cui la Fedrazione Russa, e queste posizioni coincidono sempre con una miracolosa crescita economica: come al solito l' Italia è sempre un passo indietro vittima di lobby e potentati evidentemente più importanti della dignità del popolo Italiano.
Siamo sicuri però che provvedimenti e logiche del genere non potranno affermarsi in Italia, e che troveranno opposizione proprio nella maggioranza dei cittadini che hanno dimostrato in questi giorni di attestarsi su ben altre posizioni: parliamo dei 40.000 che hanno marciato a Roma per la Vita lo scorso 12 Maggio, o quelli che saranno in piazza in Sicilia per il Family Day italiano. 
Tenendo conto anche della stretta connessione tra omosessualità e pedofilia emersa ed evidenziata dal rapporto della Commissione per l' Infanzia della Regione Toscana sullo scandalo del Forteto non possiamo essere più che convinti che la priorità per l' Italia dev' essere la difesa non delle coppie gay, ma bensì dei nostri bambini, delle nostre madri e delle nostre famiglie."


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Fiore: "attenti alla reazione popolare"

19/5/2013

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Lascia sbigottiti che di fronte al quotidiano stillicidio di morti e suicidi ricollegabili alla crisi, il sistema abbia deciso che dopo aver impoverito gli Italiani e ferito la loro dignità fosse necessario passare allo stadio successivo, all'attacco finale. Il sistema ha deciso e Forza Nuova lo aveva previsto, che le cose che vanno fatte subito sono la legge per lo ius soli e quella per i diritti gay. Si vuole passare dall' indebolimento, alla castrazione di un popolo, già dissanguato dal calo demografico e svilito dalla mancanza di una idea di futuro e di missione. Ma il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Il tentativo della Kyenge maldestro e sfortunato ha incontrato una messe di opposizione da parte di giuristi , di opinion makers ma soprattutto della maggioranza silenziosa degli Italiani. Gli omicidi per immigrazione di questi giorni sono non un fatto eccezionale ma purtroppo sono compatibili con le statistiche riportate dalla Polizia alcuni giorni fa: l' aumento di tutti i reati commessi da immigrati con particolare recrudescenza di attacchi a persone anziane e donne, popolazione carceraria oltre il 50% in tutto il centro nord ( e nessuno di loro è dentro per il mero reato di immigrazione clandestina) e spaccio di droga esclusivamente in mano ( per il livello medio basso) ad immigrati extracomunitari. Kyenge, grazie anche alla dura presa di posizione di Forza Nuova, si trova quindi con tutto il sistema a favore ma con gli Italiani contro.

Avverrà la stessa cosa per i diritti gay : la Boldrini, anche lei non nuova a dichiarazioni al confine con la follia ( il 25 Aprile aveva dichiarato che la sconfitta del fascismo aveva coinciso con la sconfitta della virilità e delle donne ridotte a madri e spose!) ha chiesto con urgenza assieme a Napolitano di introdurre rapidamente un aggravante per i reati di omofobia. Ma anche questa sortita è destinata a ad avere problemi un po per sfortuna ma anche perchè i tempi stanno cambiando. 

Infatti: 
1) l' est europeo ed in particolare la Russia virano su posizioni tradizionaliste, profamiglia e pro crescita demografica, assolutamente in linea con ciò che FN dice da anni. Quelle posizioni coincidono inoltre con una miracolosa crescita economica. 

2) il 12 Maggio si è svolta una imponente ( 40mila persone) manifestazione Pro Vita che da l' idea dell' opposizione dell'opposizione cattolica e popolare pronta ad emergere ad eventuali leggi progay. 

3) l'emergere del più devastante scandalo italiano degli ultimi anni e cioè quello del Forteto, dove la filosofia dominante era l' omosessualità e la pratica quella della pedofilia violenta e sistematica. 

La relazione del Consiglio regionale toscano pubblicata di recente, prova inequivocabilmente il collegamento, in questa vicenda, fra omosessualità e pedofilia. Questo scandalo è ancora più devastante se si pensa poi che il Forteto ha visto passare "coscienti di quello che stava accadendo" numerosi magistrati e politici, stando a quanto abbiamo avuto modo di leggere nello stesso rapporto e nelle deposizioni delle persone abusate. Lo scandalo, tenuto nascosto per decenni, nonostante le decine di condanne per pedofilia, sta emergendo adesso qua e là grazie a giornalisti coraggiosi e grazie a Forza Nuova che ha manifestato più di una volta sulla questione. Attenti alla rabbia popolare, dice oggi Forza Nuova, perchè se è vero che gli italiani colpiti dalla crisi e scorati dalla disgustosa mancanza di dignità della classe politica al potere e all' opposizione, temperano con dignità la loro disperazione, é sempre più evidente che c'è un collegamento di sistema e di filosofia oltre che di uomini che reggono le fila di questo grande gioco, fra ius soli e banche, fra diritti gay e famiglie uccise dal debito.

Sono le forze della dissoluzione in atto che stanno dando l' ultima spinta per oscurare il sole di Roma. Ma le forze del male vanno a braccetto pensando di poter presto festeggiare sulle macerie di una Civiltà: non sanno che questo è un film che non vedranno e che all' angolo c'è una rivoluzione che non si aspettano. 

On. Roberto Fiore

Segretario Nazionale di Forza Nuova


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Forza Nuova risponde per le rime al ministro Bonino: l'Italia e la Sicilia non si vendono agli USA.   No ai marines a Sigonella!

17/5/2013

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L' On Roberto Fiore, Segretario Nazionale di Forza Nuova, in merito alle dichiarazione del ministro Bonino relative al presunto accordo tra l'Italia e gli Stati Uniti inerente allo sbarco di circa 500 soldati americani alla base di Sigonella, in Sicilia, dichiara: “ Il comportamento del ministro Bonino è ispirato da forti sentimenti antinazionali. In particolare, ci piacerebbe che il ministro rispondesse alle seguenti domande:

1) che fine ha fatto l'accordo siglato poco meno di due anni fa dal governo Berlusconi, relativo all'aiuto del governo italiano a quello libico in caso di attacco militare?
2) Perché il ministro Bonino continua a svendere un'importante regione come quella siciliana agli interessi americani? Infatti, oltre al rafforzamento della base Nato di Sigonella che di fatto diventa la prima linea di combattimento, si continua con servile insistenza con l'installazione di un sistema di comunicazioni satellitari ad altissima frequenza ( Muos), nonostante i pareri negativi non solo degli abitanti di Niscemi, ma anche della Regione Siciliana. 
3) Perché il ministro Bonino, come buona parte dei suoi predecessori, continua a considerare la Sicilia il cinquantunesimo stato americano e non un'importante regione italiana per troppo tempo abbandonata?
4) Forza Nuova nelle prossime ore invierà al ministro Bonino una bandiera tricolore e una bandiera raffigurante lo stemma della regione siciliana per ricordarle che sia l'Italia che la Sicilia non sono in vendita.

On Roberto Fiore


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Blitz di Forza Nuova davanti le sedi del PD: NO IUS SOLI

17/5/2013

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Roma 17/05/2013
L' On Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova, comunica che questa notte, decine di militanti del Movimento in più di dieci capoluoghi di regione, da nord a sud, hanno messo in atto un vero e proprio blitz anti immigrazione e anti ius soli davanti alle sedi provinciali del Partito Democratico dove sono stati lasciati un piccone e una bandiera tricolore insanguinati e decine di volantini. Questa iniziativa segue di qualche giorno l'inizio della campagna web del Movimento dal titolo “ L'immigrazione uccide, la classe politica è complice ”. I recenti fatti di cronaca, i continui stupri e uccisioni di cittadini italiani per mano di extracomunitari clandestini, il totale silenzio delle istituzioni sempre più vigliacche e sempre più complici e l'evidente razzismo nei confronti dei nostri compatrioti, sono solo alcuni dei motivi che hanno spinto i militanti forzanovisti a compiere l'azione in oggetto. Forza Nuova chiede le immediate dimissioni del ministro Kienge tanto loquace nell'enunciare il suo programma “ disgruggi Italia” con l'introduzione dello ius soli, quanto taciturna dal non dire neanche un parola di pietà per i morti ammazzati ne una condanna per gli autori di questi delitti. Forza Nuova ribadisce la sua radicale contrarietà a qualsiasi tipo di società multietnica dove lo straniero ha solo doveri e non diritti e dove il cittadino italiano è considerato solo uno strumento da spremere con tasse usuraie. Il blitz di questa notte non è un punto di arrivo ma rappresenta l'inizio di una campagna di forte sensibilizzazione per l'opinione pubblica. Dopo che per anni, la classe politica ha raccontato agli italiani che gli immigrati erano necessari per l'economia, che erano necessari perché gli italiani non volevano fare più determinati lavori, che erano necessari perché rappresentavano il progresso, Forza Nuova grida ad alta voce senza paura che l' immigrazione non è una ricchezza, che l' immigrazione genera povertà tra gli italiani, che l'immigrazione uccide.

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Forza Nuova rispedisce al mittente le accuse di razzismo

15/5/2013

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L'On Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova, in merito alle dichiarazioni dell'On. Fiano ed in seguito al decesso della terza vittima, un pensionato 64enne, milanese dell'extracomunitario africano che sabato mattina ha colpito a picconate chiunque incontrasse, dichiara:
“In queste ultime ore, diversi esponenti del Partito Democratico, non avendo nulla da fare, hanno pensato bene di attaccare il Movimento, accusandolo di aver messo in piedi una campagna web razzista denominata “l'immigrazione uccide, la classe politica è il mandante".
“La verità è esattamente un'altra.
Forza Nuova non ha mai fatto nulla che possa essere considerato razzista. Anzi: sono proprio i Fiano, le Boldrini, le Kyenge, le Idem, assieme a tutta la classe politica italiana, che possono essere accusati di razzismo nei confronti dei cittadini italiani.
Infatti:
1) non esiste al mondo che una persona, indipendentemente dalla razza e dal colore delle pelle, che viene espulsa da un territorio nazionale, non solo non venga effettivamente espulsa, ma sia libera di circolare e di commettere reati come testimonia tragicamente la cronaca di questi giorni
2) il voler dare ostinatamente la cittadinanza ai nati in Italia, trasformerebbe immediatamente in cittadini italiani migliaia di giovani di origine sudamericana facenti parte di gang violente e criminali che generano il terrore in molte periferie delle grandi città ( vedi Genova e Milano) e non hanno nessuna intenzione di integrarsi
3) l'idea di non voler considerare reato lo status di clandestino è un'aberrazione legislativa, assente in qualsiasi Paese civile (i ragazzi italiani che desiderano andare in Australia e negli Stati Uniti sanno perfettamente che, finito il loro periodo di soggiorno, devono obbligatoriamente lasciare il Paese).
4) si continuano volutamente a dimenticare donne e uomini africani, costretti a lavorare per pochi euro al giorno nelle campagne calabresi. Solo Forza Nuova ha denunciato questa situazione, anche perché solo Forza Nuova ha il coraggio di schierarsi apertamente contro il potere mafioso locale che gestisce questi traffici.

In conclusione: siamo razzisti noi che vogliamo difendere il popolo italiano e aiutare quello africano in Africa, o i vari Fiano, Boldrini, Kyenge, Idem che, con tanto buonismo e falsa solidarietà, mettono a rischio la sicurezza degli italiani e favoriscono questa schiavitù del terzo millennio”?clic qui per effettuare modifiche.ettuare modifiche.

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Lettera aperta dell' On. Roberto Fiore al Ministro dell' Integrazione Cécile Kyenge 

13/5/2013

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In questi giorni Forza Nuova è stata additata come una forza politica razzista per aver "osato" mettere in discussione l' Italianità di Cecile Kyenge e le di lei proposte, volte a mettere fine alla presunta arretratezza Italiana in materia di cittadinanza.


Per delineare con precisione i confini del dibattito, mi permetto di argomentare le nostre tesi e di dimostrarne la correttezza. 

Innanzitutto premetto che il pensiero di Forza Nuova non si discosta politicamente di molto da quello della maggioranza silenziosa degli italiani, moltissimi dei quali non accetterebbero:

a) una eventuale abrogazione del reato di immigrazione clandestina, che porterebbe l' Italia in una situazione di anarchia sociale e disordine pubblico che non ha bisogno di essere descritto; per giunta, paradossalmente, non ci sarebbe un solo Stato in Europa che manterrebbe le frontiere aperte con l' Italia dopo l' introduzione di un provvedimento del genere. In base a ciò infatti, tutti coloro che entrano in Italia avrebbero di fatto un permesso di residenza e gli Africani pronti ad entrare in Europa, che secondo le stime del Parlamento Europeo sarebbero 50 milioni, avrebbero un luogo sicuro dove recarsi. Grazie al Cielo gli italiani, ma anche i più potenti burocrati di Bruxelles, non accetteranno mai il concretizzarsi di una situazione di questo tipo.

b) il diritto per ogni nato su territorio italiano di divenire cittadino. Questo più insidioso concetto cozza sia con la nostra tradizione giuridica che con il nostro comune buon senso. Circa 700.000 bambini infatti potrebbero divenire immediatamente italiani, consentendo ai propri genitori di ottenere la residenza illimitata e, più tardi, la cittadinanza: stiamo parlando di 50.000 neonati ogni anno, a cui vanno sommati i circa 700.000 che beneficeranno della retroattività della legge, senza contare quelli che ne conseguiranno, circa un milione e mezzo. Questo provvedimento, assieme alla soppressione del reato di immigrazione clandestina, avrebbe una conseguenza disastrosa: l' Italia diverrebbe il Paese della cittadinanza facile, i flussi demografici sfavorirebbero drasticamente i "vecchi Italiani" e l' Italia diverrebbe un nuovo soggetto che nulla avrebbe a che vedere con la nostra tradizione ed il nostro passato.

Inoltre Forza Nuova si è permessa di dubitare dell' Italianità della signora Kyenge,questo per due motivi: innanzitutto perchè il suo incipit sul territorio italiano fu come immigrata clandestina. Solamente questo fatto, per esempio, nei "civilissimi" USA metterebbe la parola fine ad ogni richiesta di cittadinanza. Dubitiamo dell' italianità della signora anche perchè, da una sua intrervista con Lucia Annunziata, non sono emerse critiche ma anzi lodi nei confronti del regime poligamico dal quale ella stessa proviene. Ora, nessuno vuole mettere una figlia contro suo padre ne una donna contro le sue radici culturali, ma non sarebbe d'uopo per un Ministro italiano una dura critica di tale sistema incivile e sicuramente estraneo alla nostra tradizione?

Uno sguardo più approfondito alle stato delle cose nel suo Congo, poi, apre uno scenario ancora più drammatico ed inquietante, che ci dovrebbe far riflettere. Trascrivo qui un brano tratto da "Peace Reporter" sul problema della violenza sessuale in questo Stato: 
"I dati raccolti mostrano quanto le precedenti stime sui casi di violenza sessuale nella Repubblica Democratica del Congo siano ben lontane dal fotografare la reale situazione presente nel Paese”, queste le parole di Amber Peterman, principale autore dello studio pubblicato ieri dall’America Journal of Public Health, in cui si parla di un’emergenza 26 volte maggiore rispetto a quanto stimato finora e, comunque non ancora del tutto chiara a causa di numerosi casi di violenza sessuale non denunciati dalle vittime per paura o per vergogna. Secondo i risultati pubblicati nel rapporto, sarebbero circa 1.100 i casi di stupro registrati ogni giorno in Congo, mentre più di 400 mila le donne, di età compresa tra i 15 e i 49 anni, violentate durante la guerra che ha falciato l’Africa Centrale tra il 2006 e il 2007, un dato che stacca nettamente gli studi Onu realizzati sullo stesso periodo, da cui emergevano solamente 15.000 casi di violenza sessuale. Siamo dinnanzi a “un cancro che si diffonde nel mezzo dell’impunità e del silenzio”, ha affermato Michael van Rooyen, direttore della Harvard Humanitarian Initiative, intervenuto per commentare lo studio dell’American Journal. “Una delle più gravi crisi umanitarie del mondo contemporaneo”, ha aggiunto, i cui dati a disposizione potrebbero essere tuttavia sottostimati."

La signora Kyenge, in virtù di un principio naturale d'amore verso la terra che l' ha generata, non dovrebbe esser protesa all' eliminazione di questo cancro nel suo Paese piuttosto che aiutare l' "incivile Italia" a riconoscere le bellezze dello ius soli? Non sente un legame con quelle donne umiliate e ferite, che piangono silenziosamente ogni giorno nel Congo, la sua terra? Io, come uomo, non congolese, sento l' urgenza di adoperarmi per far si che si concluda un simile scempio, ma lei?

Qualora però l'amore verso la propria terra non fosse più quello di una volta e la signora Kyenge si sentisse in dover di agire solo nella sua "nuova Patria", non sarebbe giusto intervenire, lei che ne avrebbe le facoltà, in difesa dei suoi conterranei africani che nelle campagne calabresi sono soggetti ad una vera e propria schiavitù lavorando nei campi per 20 euro al giorno, mentre i mafiosi e i potenti locali si appropriano dei restanti 40 euro che a questi "nuovi schiavi" spetterebbero?

Se la Kienge facesse qualcosa per l' Africa e per gli africani passerebbe alla storia come una grande cittadina congolese, come una figlia che ha protetto la dignità delle sue sorelle e della sua terra. In caso contrario sarà ricordata come una donna politica, tipicamente italiana che: poteva fare e non fece e che ha chiuso gli occhi per non guardare l' abisso di immoralità che la circonda, pur di rimanere nei comodi salotti bene, quelli del politically correct e delle grandi italiche ipocrisie.

Roberto Fiore


FORZA NUOVA
Segreteria Nazionale - Ufficio Stampa


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