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CALTAGIRONE. No alle nuove trivellazioni. Forza Nuova intraprende la propria campagna per il referendum del 17 aprile.

2/4/2016

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Nell’assordante silenzio dei partiti, tutti impegnati ad organizzarsi per le amministrative calatine, Forza Nuova ha iniziato la propria campagna referendaria per votare Sì per dire no alle nuove trivellazioni entro dodici miglia dalla costa così come previsto dalla Legge di Stabilità 2016, di cui sette saranno solo quelle al largo delle coste siciliane.

Pietro Paolo Messina, coordinatore del comprensorio Calatino Sud Simeto dichiara: “I militanti forzanovisti di Caltagirone colmano quel vuoto di attivismo politico nel quale è sprofondata la città, riuscendo ad intervenire e a sensibilizzare i cittadini sui problemi civici nella loro interezza e a tutti i livelli, siano essi quelli locali o quelli nazionali mentre tutti gli altri sono intenti ai meri giochi di potere politico e si preparano solo al raggiungimento degli allori dei prossimi ludi cartacei.”


Queste sono le motivazioni di Forza Nuova per la propria presa di posizione:

Perché votare SI' al referendum del 17 aprile contro le trivelle selvagge

Forza Nuova è nata per difendere anche il nostro territorio, il nostro mare, la nostra agricoltura, i nostri bei paesaggi e colline, modellati dal duro lavoro e dal sacrificio di generazioni di uomini e donne. Le trivellazioni necessitano, invece, di enormi quantitativi di risorse idriche e implicano l’uso di prodotti cancerogeni e radioattivi. La raffinazione comporta emissioni nell' atmosfera di particelle combuste altamente inquinanti. Il trasporto degli idrocarburi è legato all’inevitabile sfregio del nostro suolo, attraversato da tubazioni che le società petrolifere, una volta avvenuto lo sfruttamento, non si premurano di rimuovere. Inevitabili, come rilevano alcuni studi e analisi effettuati nei siti interessati, sono, inoltre, la compromissione delle falde acquifere e l’inquinamento atmosferico, con tutte le conseguenze connesse all’economia rurale già gravemente compromessa, e il rischio terremoti. Infine, ma non certo in ordine di importanza, siamo contro le trivelle selvagge e lo sfruttamento del territorio nazionale perché operato da società petrolifere straniere che, in cambio di ritorni irrisori per le amministrazioni locali e per le casse dello Stato, hanno come unico scopo la rapina economica dei nostri territori. Da sempre chiediamo, infatti, che si dia vita, finalmente, ad una vera politica energetica nazionale, necessaria all’intero sistema produttivo italiano e indispensabile per l'esercizio di un'autentica sovranità. Un sistema energetico integrato sostenibile (fonti rinnovabili+idrocarburi) secondo noi è possibile, basterebbe nazionalizzare lo sfruttamento delle nostre risorse, vincolandolo alla produzione nazionale e destinandolo ai settori vitali e strategici per l’economia italiana.

Ufficio stampa
Forza Nuova Caltagirone


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Grammichele. Forza Nuova: MAI CON SALVINI!

11/3/2016

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"Oggi a Grammichele è arrivato il leghista Matteo Salvini con la sua piccola corte di ex lombardiani: massiccia presenza di polizia e carabinieri, una decina di sostenitori e fischi da parte della popolazione. Infondo la gente lo sa bene che questi non vengono a portare nulla di nuovo sotto il sole e che qui in Sicilia sono un gruppo di riciclati del vecchio MpA intenti a ritornare in auge cavalcando l'onda anomala di Salvini. Le onde anomale d'altronde sono malsicure."
​

Aurelio Sileci, responsabile Forza Nuova Grammichele
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Ecco il comunicato diffuso dall'Ufficio Stampa FN Calatino Sud Simeto per Grammichele:

A poche ore dall’inaugurazione della sede di Noi Con Salvini di Grammichele, ci preme dover fare alcuni doverosi chiarimenti per far fronte alla diffusa confusione che disinformazione e cattiva informazione hanno creato.
Sono moltissimi i nostri cittadini convinti che Forza Nuova sia alleata con la Lega o che ci chiedono se mai lo sarà, anche all’interno del contesto locale che presto sarà acceso dall’imminente campagna elettorale per le amministrative della nostra città. C’è l’errata convinzione che in Italia esista una specie di fronte, vagamente etichettato come “estrema destra” che vede anche noi come piccoli soldatini del nuovo baldanzoso leader, questo dice di essere Matteo Salvini. Convinzione forse creatasi per via dell’imbarazzante scivolone preso da quelli di Casa Pound Italia che hanno inseguito le chimere salviniane, prendendo poi una colossale cantonata durante le primarie romane indette da Salvini che s’è totalmente dimenticato di loro.
​

No. Non è così. Noi lo diciamo chiaramente, senza ripensamenti: MAI CON SALVINI! Questo perché siamo certi che Salvini non è la soluzione ma parte del problema, assieme alla sua Lega Nord.
In tutta Europa, stanno risalendo la china con risultati elettorali sbalorditivi veri movimenti patriottici, vicini a Forza Nuova, guidati da veri leader che nemmeno lontanamente assomigliano al dilettante show man Matteo Salvini, non tanto perché non subiscono, anch’essi, la manipolazione dei media quanto perché si rivolgono a popoli meno intorpiditi.
Matteo Salvini è l’ennesimo contraltare costruito a tavolino dai poteri forti per dare agli italiani l’illusione di poter avere una scelta alternativa all’altro Matteone nazionale, Renzi, anch’egli costruito artificiosamente. Salvini sta ricoprendo lo stesso ruolo che l’ormai superato Beppe Grillo ha coperto prima di lui, quando ha recitato la parte del concorrente del bankster Mario Monti.

“Dopo Monti e Letta, ecco Renzi: la terza marionetta” recitava uno striscione di Forza Nuova a pochi giorni dalla creazione dell’ennesimo governo non votato dal popolo italiano e -come è giusto che sia- in ogni teatrino di marionette -o di pupi- i personaggi devono essere molteplici e le trame richiedono necessariamente un antagonista equilibrato quanto basta per non far sfigurare il protagonista. Ecco quindi dimostrato il rapporto fra i due Matteo: quanto più è banalotto e qualunquista Renzi, tanto più deve risultare banalotto e qualunquista Salvini.

Matteo Salvini, quando veste i suoi verdi panni originali di padano leghista, brandisce ancora la spada di Alberto da Giussano e lo scudo del secessionismo e di tutti quei temi ancora cari al baretto di provincia ma, man mano che scende verso i climi più caldi d’Italia, si trasforma camaleonticamente in un nuovissimo modello di patriota, non disdegnando persino di apparire come il boss di un certo numero di terroni, il tutto, al ritmo di una felpa tira l’altra. E, mentre Salvini scorrazza qua e là, l’occhio vigile del Cav. di Arcore attende il suo figliol prodigo.

Qui in Sicilia, Salvini ha assoldato un po’ di tutto a partire da un buon numero di orfani senza tetto del vecchio Raffaele Lombardo. Gli ex MpA sono dappertutto! Perché non essere quindi opportunisticamente anche con Salvini e continuare a fare ancora i collaborazionisti della Lega che nelle sue tessere di partito mette una sagoma dello Stivale mozzato sul confine toscano e come motto riporta ancora il classico “Prima il Nord”?
Salme resuscitate assieme ad Angelo Attaguile, il nuovo “Lazzaro” del messia milanese, convinte di fare i rivoluzionari in giacca e cravatta. Ecco! Questo è il nuovo che avanza, o meglio, questi sono i nuovi avanzi perché questi qui hanno letteralmente consumato la Sicilia.

Adesso è tutto ben più chiaro di quelle nebbie padane che, finora, avevano ridotto la vista a qualcuno? Forse non c’è bisogno di aggiungere altro ma, nel caso ce ne fosse bisogno, noi forzanovisti possiamo benissimo farlo sicché le nostre parole ed i nostri fatti sigillino la pietra tombale sulle vostre, ormai dissipate, confusioni.


FACEBOOK FORZA NUOVA GRAMMICHELE 



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CALTAGIRONE. Petizione di Forza Nuova contro il canone RAI

30/1/2016

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Forza Nuova Caltagirone ha organizzato un banchetto di raccolta firme contro il canone RAI, presso il mercato settimanale della città. I cittadini hanno accolto con entusiasmo l'iniziativa aderendo numerosi alla raccolta firme. Forza Nuova anche a Caltagirone si presenta come unica forza realmente popolare, vicina ai cittadini. 
Il comunicato diffuso da Forza Nuova invita gli Italiani a firmare la petizione popolare per chiedere l'abolizione del canone RAI e punta il dito su quest'ultima definendola "ente lottizzato e clientelare da sempre, non svolge più un "servizio pubblico" (se mai lo sia stato) ma una S.p.a. con fini commerciali di lucro". Secondo FN non si possono obbligare i cittadini a pagare un tributo che non è gradito né richiesto anche perché, la RAI, negli anni, è diventata un mezzo di propaganda in mano a lobby di degenerazione e caos sociale.

FACEBOOK Forza Nuova Caltagirone 
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Firme contro canone RAI, domani gazebi a Catania e Caltagirone

22/1/2016

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CATANIA. sabato 23 gennaio dalle ore 9,30 alle 13,00 gazebo in piazza Falcone Borsellino, zona Tribunale.

CALTAGIRONE. sabato 23 gennaio dalle ore 9,30 alle 13,00 gazebo in piazza Falcone Borsellino, zona Tribunale.
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CALTAGIRONE. FN inaugura una nuova stagione di lotta in città

29/11/2015

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CALTAGIRONE. Sabato si è svolta la riunione programmatica per organizzare l'attività militante di Forza Nuova in città. L'assemblea è stata introdotta dal coordinatore del comprensorio Calatino Sud Simeto Pietro Paolo Messina e, a seguire, sono intervenuti Nicolò Crocellà, promotore dell'incontro, e il dirigente nazionale e segretario provinciale di FN Catania Giuseppe Bonanno Conti. Varie sono state le tematiche affrontate per ribadire, sia ai tesserati che ai nuovi simpatizzanti intervenuti, i valori e le finalità che animano l'attività politica di Forza Nuova. 
Le prossime settimane vedranno il nuovo nucleo militante di Caltagirone impegnato in una prima serie di attività pubbliche del movimento.


Ufficio Stampa
FN Coordinamento Calatino Sud Simeto



FACEBOOK: https://www.facebook.com/943399835750322/photos/a.943417832415189.1073741827.943399835750322/960519740704998/?type=3

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Palagonia (CT), nasce il Comitato Cittadino per la Sicurezza

17/9/2015

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Palagonia 16 settembre –

L’efferato assassinio dei coniugi Solano è stato l’apice di un’escalation di tante vicende meno gravi che hanno visto la città di Palagonia sopportare per anni gli effetti collaterali del vicino CARA di Mineo.
Degrado, furti, alcuni episodi di violenza e generico senso di insicurezza erano stati finora tollerati, con sofferenza, dalla popolazione palicense, ma l’omicidio dei due settantenni ha fatto sì che la misura fosse ormai colma e la cittadinanza, questa volta, ha reagito con fermezza.
Durante una settimana di rabbia e cordoglio, aldilà dei teatrini televisivi e delle luci dei riflettori che via via si son andate spegnendo, c’è stato chi ha reagito scompostamente, chi ha solo commentato e chi ha organizzato azioni concrete.
La marcia di protesta del 6 settembre, organizzata da Forza Nuova, è stata una prima prova generale di coordinamento popolare, un’occasione d’incontro tra un movimento organizzato, gruppi sociali e liberi cittadini con il dichiarato presupposto di creare un comitato civico che possa bloccare le scellerate politiche dell’accoglienza in una città, come Palagonia, già piagata da degrado, disoccupazione e povertà.
La partecipazione alla manifestazione e la continua attività del sindacalista Santo Terranova hanno permesso di costituire in meno di settantadue ore un Comitato Cittadino per la Sicurezza (sul quale daremo maggiori dettagli nei prossimi giorni) composto da decine di cittadini in cerca di una forma di lotta civile ed organizzata.
“Chiederemo al Prefetto l’immediata chiusura dello SPRAR di Palagonia e del CARA di Mineo. – afferma Terranova- I palagonesi sono stanchi di dover vivere nell’insicurezza e nell’ingombrante assenza dello Stato.”
Tra i primi a sottoscrivere la costituzione del comitato, Pietro Paolo Messina, tra gli organizzatori della manifestazione del 6 settembre e responsabile calatino di Forza Nuova, che aggiunge: “Il Comitato dovrà organizzare immediatamente le ‘passeggiate per la sicurezza’ per permettere ai cittadini di recuperare quel minimo senso di tranquillità che in questi anni è andato perduto. Scemata la grancassa mediatica – conclude – continueremo insistentemente con le nostre istanze per far comprendere a tutti che il nostro popolo non vuole l’invasione immigratoria.”

Forza Nuova Sicilia
Ufficio stampa

- See more at: http://www.radiofn.eu/palagonia-nasce-comitato-cittadino-per-sicurezza/#sthash.vxNijc42.CUkZT56n.dpuf

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MINEO. Forza Nuova chiede le dimissioni del Sindaco

22/7/2015

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Comunicato Stampa 22 luglio 2015

È troppa l'infamia di cui s'è ricoperta Mineo in questi ultimi mesi. Gli scandali che vedono protagonisti quei menenini legati a vario titolo a Mafia Capitale, trascendono il mero fatto politico e lordano la dignità e l'orgoglio identitario di un'antica e felice città ("vetustissima et jucundissima" dice il gonfalone di Mineo) che vanta di essere una fra le più antiche di Sicilia, la capitale dell'orgogliosissimo popolo dei Siculi che combattè contro l'invasione greca dell'isola; città che poi combatté contro l'invasione moresca e che si sollevò contro i francesi nei Vespri.

Oggi, più di ogni altra cosa, è la dignità di una città che è stata ferita e resa zimbello del mondo.

"Ai cosiddetti "cariani" ossia ai componenti di quello che noi abbiamo, da sempre, definito il "partito del CARA", chiediamo il buon gusto, l'eleganza, la galanteria istituzionale di sollevarsi dagli incarichi amministrativi e politici che ricoprono ed occuparsi (finché la magistratura glielo consentirà) della sola gestione del CARA. -dichiara il coordinatore calatino di FN, Pietro Paolo Messina- Giù le mani dall'intera Mineo!"


Ufficio Stampa
Forza Nuova - Coordinamento Calatino Sud Simeto



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Militello in Val di Catania. Forza Nuova si oppone alla realizzazione del centro di accoglienza diurno per immigrati. 

18/3/2015

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    SONDAGGIO SUL CENTRO DI ACCOGLIENZA A MILITELLO

Invia
Coordinamento Forza Nuova Calatino Sud Simeto
COMUNICATO  STAMPA  19 marzo 2015


Un vecchio e sconsiderato progetto partorito sotto l'amministrazione del defunto sindaco Lo Presti (PD), sta per essere portato a compimento dalla giunta Fucile, politicamente amorfa, ma appartenente ad una non meglio precisata e poco riconoscibile compagine di "centro-destra". 
Il centro diurno per immigrati sarà installato presso la "Villa comunale Santapau", meglio conosciuta come il "Parco della Bottazza"; piccola "cattedrale" degradata nell'immenso deserto delle opere incompiute o, se terminate, abbandonate all'oblio per mancanza di destinazioni d'uso utili e sostenibili. 
Quest'area, adibita a verde attrezzato, giunta a noi in condizioni di degrado ruderali in meno di vent'anni, verrà prontamente riqualificata per diventare la nuova "rettoria" di quel triste fenomeno che tutti ormai conoscono con il nome di "business dell'immigrazione", celebre, in special modo nel Calatino, perché rappresenta il volgare intreccio del potere politico con affari, cooperative, appalti, ecc. CARA-Capitale docet.
La cosa un po' buffa -tipica di Militello- è però la mancanza di decisionismo, la gestione ritardata che porta -fra le tante- anche quest'opera ad essere realizzata fuori tempo massimo: in un'epoca in cui già tutti i coperchi delle pentole legate all'accoglienza dei migranti stanno saltando per aria. Sarà così? O stiamo assistendo alla nascita di nuovi "imprenditori" dell'immigrazione? Vedremo.
Pietro Paolo Messina, coordinatore calatino di Forza Nuova, afferma: "L'inutilità e la stoltezza  di un centro come quello in cantiere  sono subito dimostrabili elencando alcune criticità mai affrontate esistenti a Militello: la fatiscenza e il degrado diffuso, la mancanza di strutture scolastiche adeguate, fredde ed umide, la mancanza di denaro per il riscaldamento di scuole ed uffici pubblici, gli scolari che vanno a scuola con scaldini e coperte, l'impossibilità di riuscire a sfamare più di venti poveri militellesi al giorno, un ospedale in fase di smantellamento, la rete idrica che fa capricci, la mancanza di locali per le associazioni di volontariato (come l'Avis che è stata sfrattata dopo tre anni a fronte dei nove previsti dal protocollo d'intesa con il Comune, sottoscritto ai tempi del Commissario Straordinario dott. Francesco Spataro). - e aggiunge - Ogni cittadino di Militello saprà completare il quadro con altre problematiche, la popolazione non vuole altri motivi di preoccupazione e di insicurezza, non comprende perché si trovino risorse solo per la cosiddetta accoglienza  e già appare in buona parte ostile a questa nuova intenzione dei nostri amministratori."
"Forza Nuova - ha concluso - si opporrà con ogni risorsa al centro di accoglienza, interpretando i sentimenti della maggioranza dei militellesi, e annuncia  la propria disponibilità per la costituzione di un comitato civico ad hoc con il quale avviare subito una petizione popolare. Che il centro per immigrati venga trasformato in una struttura utile ai bisogni dei militellesi."

Ufficio Stampa
FN Coordinamento Calatino Sud Simeto

Federazione Provinciale FN Catania 
catania@forzanuova.info
www.forzanuovacatania.org

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CALTAGIRONE. Riapre lo SPRAR per altri 42 immigrati.

25/10/2014

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Il coordinatore di Forza Nuova Calatino, Pietro Paolo Messina: «Si continuano a creare mine sociali, che sono il business per pochi offrendo dimore a stranieri senza certezza d'identità. La notte il territorio è nelle loro mani. Non esiste un monitoraggio su arrivi e partenze e, con gli Sprar che proliferano, la nostra gente continua a essere soffocata dalla crisi».

LA SICILIA

Venerdì 24 Ottobre 2014
Catania (Provincia),
pagina 38
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CALTAGIRONE. Intervento di Forza Nuova all'incontro pubblico del comitato civico "Salute e Territorio".

10/9/2014

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Intervento di Pietro Paolo Messina (Forza Nuova)

L’argomento trattato è molto complesso ed altrettanto complessi sono i suoi molteplici aspetti. È un argomento delicato che non va banalizzato e per questo è mia intenzione riuscire a dare –rubandovi meno tempo possibile- una lettura trasversale e di ampio respiro toccando più aspetti possibili.

A scanso di equivoci, noi non siamo indifferenti al grido di dolore dei popoli, ne siamo restii alla profiqua collaborazione con le nazioni africane in quanto noi sognamo un rafforzamento dell’Europa mediterranea che è chiaramente protesa verso il nord Africa ed il Medioriente.

Tuttavia siamo fermamente sicuri che il modello dell’accoglienza migratoria –concepita secondo la filosofia di un mondo globalizzato- non sia la via giusta da intraprendere.

La riteniamo anzimodo deleteria ed ingiusta e profondamente discriminatoria nei confronti degli italiani, i quali –soprattutto in questo momento di crisi- in Italia dovrebbero essere i primi -se non gli unici- ad essere tutelati.

Dobbiamo tener presente chi tante volte dimentichiamo nei lunghi discorsi fatti su questo tema: gli italiani. Dimentichiamo di considerare i diritti del nostro popolo; diritti che vengono meno via via che il fenomeno immigratorio si trasforma in una grande invasione in cerca di assistenzialismo.

Noi troviamo profondamente ingiusta la feroce pressione fiscale messa in piedi per sostenere una casta marcia e servile ad un sistema monetario usuraio e quindi demoniaco.

Noi troviamo ingiusto l’abbandono dei nostri malati, dei nostri anziani, della forza lavoro italiana e della nostra agricoltura.

Noi troviamo ingiusto tutto questo soprattutto se messo dinnanzi alle risorse impiegate per l’accoglienza dei clandestini. Questo sono.

Noi lo riteniamo ingiusto se messo a confronto con i soldi spesi per pagare le sigarette e le schede telefoniche a questi immigrati.

Il Governo ci prende in giro dicendo che dobbiamo “fare qualcosa” perché i barconi continuano ad arrivare. Sono tutte balle poiché questi arrivano proprio perché esiste un sistema criminale ben rodato, un business che parte dalle mafie africane, passa per gli scafisti ed arriva a noi attraverso lo Stato e le forze armate, centri d’accoglienza, cooperative e politici compiacenti che hanno saputo organizzare un vile commercio sulla pelle di altri uomini. Per commercio non intendiamo solo quello in vile denaro ma anche quello espresso in voti. Gli uomini che stanno al centro di questo commercio però non sono tanto gli immigrati quanto invece i nostri connazionali che vengono presi per fame e messi dentro a questo ingranaggio del business dell’accoglienza come forza lavoro sottopagata e bacino sicuro e controllabile di voti; mentre gli immigrati in questo contesto anti-etico non sono considerati neanche uomini ma pura merce e materia prima per qualcosa che il signor Paolo Ragusa di Sol.Calatino –intervistato da La Sicilia- ha definito “industria”. Ma allora, se si tratta di un’industria che crea PIL e che necessita di questa materia prima, ci viene da pensare che il signor Ragusa in cuor suo si augura che i problemi dell’Africa non si risolvino mai.

Ma attenzione! In questo perverso divenire –pur nella vicendevole antitesi e serrata contrapposizione-  destra e sinistra si trovano paradossalmente indesiderate alleate poiché -anche se ciascun schieramento con i propri motivi politici, economici o ideologici-  si riscoprono entrambe sostenitrici dello stesso fenomeno: l’immigrazione! L’una per mero calcolo e l’altra per ideologica sovversione. Assieme, entrambe fanno il gioco dei poteri forti. Fanno il gioco della finanza internazionale; fanno il gioco di quei potenti che ordinano il caos e la destabilizzazione del mondo per imporre poi un nuovo ordine.

È già evidente che il fenomeno immigratorio è scientificamente organizzato ma sarà presto evidente che solo noi dobbiamo farcene carico per il nefasto servilismo verso gli Stati Uniti e NATO (dietro le quali c’è sempre Israele) che hanno progettato il caos “esportando la democrazia” nel mondo e hanno creato le primavere arabe che hanno solamente segnato l’inizio di un lungo inverno per tutti.

All’inizio del mio intervento ho detto che noi sognamo un’Europa mediterranea forte che abbia rapporti profiqui con il nord Africa ma con quel continente in fiamme questo sogno è destinato a rimanere tale.

Servilismo verso gli americani, ho detto. Lo stesso servilismo che ci impone il tacito assedio delle basi NATO e USA al nostro territorio a sovranità nazionale limitata, che ci impone di comprare gli aerei militari tanto cari ad Ignazio La Russa e carissimi alla Pinotti, che ci impone il MUOS. Lo stesso servilismo che ci ha condotto affrettatamente a prendere posizioni scellerate contro la Federazione Russa la cui presenza politica è oggi più che mai necessaria per poterci contrapporre al progetto di governo mondiale portato avanti dai “banchieri d’Occidente”.

In un imminente scenario mondiale che vedrà di nuovo contrapporsi due blocchi, non ci sarà spazio per terzoforzismi e zone d’ombra ma bisognerà fare una scelta di campo netta.

Concludendo. Mi riaggancio al tema iniziale ricordando che per dire basta all’invasione immigratoria non servono né ronde padane e nemmeno passerelle romane ma più semplicemente chiudere velocemente i centri di accoglienza, velocizzare le pratiche burocratiche ed avviare un’azione di controllo e soccorso in mare con immediato rimpatrio.

Dopo tutti questi discorsi, vi lascio con una domanda semplice semplice (direi quasi spiazzante per la sua semplicità), ossia: in questo mondo turbolento, perché l’Italia deve farsi carico a casa propria e a spese dei propri cittadini -già disperati- di tutta quanta la disperazione africana?


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