
Ma siamo pazzi? E' evidente che siamo difronte ad una forma di assistenzialismo sterile che grava sulle finanze di un Paese al collasso.
Un mantenimento che non serve ne a Noi ne a loro, tenuti come se fossero in un villaggio turistico. O forse, in nome di un ipocrita altruismo, sono impiegati come materia prima da sfruttare?
Poi osserviamo bene e notiamo una rete di interesse che sinergicamente vuole mettere su un potere politico su scala territoriale costruito sui problemi di disoccupazione locale e il dramma dell'immigrazione.
C'è l'interesse delle clientele politiche che elargiscono posticini di lavoro attraverso il consorzio SOL.Calatino.
Vedi ultime elezioni comunali di Mineo vinte da Anna Aloisi che è appunto stata la consulente legale per i progetti SPRAR di tale organizzazione.
Difatti non pochi menenini sostengono che il CARA sia "lunica azienda funzionante a Mineo".
Vedi anche i risultati delle elezioni comunali di Scordia dove Rocco Sciacca (responsabile immigrazione di Sol.Calatino) è arrivato al ballottaggio (perdendo) e vedi pure i collegamenti fra ilCARA e una parte della coalizione che ha riportato al comune di Grammichele lo storico sindaco Canzoniere.
Potrebbe sembrare che dietro ci sia molta sinistra ma le forze politiche che stanno dietro sono trasversali. Infatti c'è molto PDL Sicilia nel merito del CARA di Mineo attraverso l'ex presidente della provincia di Catania Giuseppe Castiglione che ha sostenuto la Aloisi in campagna elettorale; ma vi è anche lo zampino de La Destra-Alleanza Siciliana di Nello Musumeci che a Scordia ha sostenuto lo Sciacca.
Un filo rosso che collega politica e business dell'accoglienza.
Ufficio stampa
Forza Nuova Coordinamento Calatino Sud Simeto
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